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sabato 2 gennaio 2016

Il fantasma di Scrooge
di Azir G. Ziranov


«Maledetto Natale!» Una figura, di spalle, alla finestra. Indossa un trench logoro; i capelli bianchi, lunghi e sporchi si intravedono da un cappellaccio bucato e sudicio. «Che posto è questo?»
Lydia non riesce a pronunciare nessuna parola.
L’uomo tira su con il naso, rumorosamente. «Ti ho fatto una domanda, piccola peste. Esigo una risposta e ho già aspettato troppo.» Scoppia in una risata sguaiata.
«Siamo a Staten Island, New York City. America.»
«Cosa? America?»
Lo sconosciuto si gratta la barba lunga. Comincia a camminare per la camera, passi lenti e cadenzati. Le catene che porta arrotolate al collo e agganciate ai pantaloni producono un cigolio agonizzante. Nota il libro sul letto. Lo afferra. «Hai letto Il Canto di Natale?»
La ragazza fa un cenno affermativo con la testa.
Lui tira su con il naso. «Dimenticatelo. Le cose sono andate un tantino diversamente.»
«Tu sei Ebenezer Scrooge?»
«In carne e ossa. Si fa per dire. Hai fatto un casino, bellezza.»
Scrooge osserva il libro di Dickens che tiene ancora in mano. Storce la bocca e sbuffa.


Questa è la sinossi del racconto che devo dire si presenta più che bene ma ahimè una volta letto non sono rimasta soddisfatta come avevo pensato.

Il racconto è molto scarno e presenta a mio parere molte lacune; Ebenize Scrooge non assomiglia nemmeno lontanamente all'avido personaggio che troviamo nel Canto di Natale di Dickens anzi è un pazzo psicopatico per non aggiungere un altro aggettivo che vi farebbe uno spoiler.
Non si sa cosa sia cambiato e come sia finita in realtà la storia su cui si basa poi questo racconto e l'autore non ce lo dice, non abbiamo motivazione per cui Scrooge sia diventato ancora più malvagio e pazzo di quanto già non fosse.
Ci ritroviamo catapultati in delle scene totalmente macabre e cruente ma non ci viene spiegato nulla; non sappiamo perchè agisce così, non sappiamo da cosa è data questa furia omicida, non capiamo perchè una delle vittime rimane come fantasma assieme ai nostri protagonisti.
Non ci viene data nessuna informazione, apparte l'odio per il Natale da parte di Scrooge tutto il resto viene buttato nel racconto in un modo che sembra totalmente casuale e fatto solo per impressionare con parolacce e scene che in un film o serie tv sarebbero del tutto splatter.
Mi è piaciuta l'atmosfera cupa legata al Natale ma sono rimasta con molte domande a cui non c'è risposta, sinceramente non ho capito cosa ci volesse trasmettere l'autore con questo racconto; l'idea c'è tutta ma poi non è stata a mio parere sviluppata.

Ovviamente non darò una votazione positiva a questo racconto e mi dispiace molto ma non mi sento nemmeno di definirlo mediocre; purtroppo non manca solo qualche input in più ma manca anche la base.

Attribuirò quindi una sola tazzina modificandone però il significato; non lo definisco disgustoso perchè come ho detto prima l'idea c'è e mi piace ma sembra non ci sia stato abbastanza lavoro sopra e risulta quindi un racconto splatter privo di significato.



2 commenti:

  1. Effettivamente dall'incipit non sembrava male *annuisce

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  2. infatti ero molto incuriosita ho visto in altre recensioni che non sono l'unica a pensarla così quindi chissà, magari l'autore scriverà un secondo racconto in cui risponderà a tutte le domande.

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