lunedì 16 maggio 2016

Verde Oscurità 
di Anya Seaton



Mi riesce sempre molto bene descrivere libri che non mi sono piaciuti perchè, in un modo o nell’altro, li sento lontani da quello che sono, dal mio animo e dai miei gusti. Molto più difficili sono i
commenti ai libri che sul serio hanno significato qualcosa per ed è per questo che per la stesura di questi miei articoli, il tempo impiegato si dilata inevitabilmente. Nell’ultimo periodo sono particolarmente affezionata ai romanzi in cui si tratta di salti nel tempo (passato o futuro che sia) ma sopratutto ho una chiara e prepotente passione per i romanzi a tema reincarnazione e vite precedenti. Ammetto di non averne letti molti che trattano di questo argomento e temo anche che non ce ne siano più di tanti nel panorama letterario attuale (ossia se ne conoscete fatemelo sapere 
che sto in fissa). 

Il libro di oggi è Verde Oscurità di Anya Senton una scrittrice storica di tutto rispetto.

La Senton ci narra la storia di Celia e Richard Marsdon, una coppia di novelli sposi che si trasferisce nella proprietà di famiglia nel Sussex. Celia é una ventiduenne americana dallo spirito allegro e dalla spiccata curiosità per la storia e sopratutto, almeno in quel momento, per la storia della famiglia del marito che ha radici molto profonde nel tessuto sociale Inglese fin dai primi del ‘500. In occasione di un paio di visite culturali nelle campagne della regione in cui abitano, seppur contro il volere di Richard, Celia si avventura alla scoperta di rovine e delle sale di un paio di luoghi che agiscono su di lei come un richiamo a cui non riesce a dare una spiegazione. Da questo momento in poi nulla sarà più come prima. Celia, che tutti credono stia avendo un tracollo psicologico, sente delle voci, vive esperienze e sensazioni che arrivano da molto lontano e, dopo un piccolo trauma, cade in stato di incoscienza tanto che i medici la danno per morta. La Madre di Celia, molto interessata all'esoterismo ed all'occulto si era fatta accompagnare in visita a Lord e Lady Marsdon da un medico di origine indiana e sarà proprio lui ad aiutare Celia a districare la matassa della sua vita precedente e permetterle di avere un presente sereno. 

Questo è un romanzo costellato da personaggi interessanti ma ancor più interessante è stato osservare i doppi di ognuno dei personaggi nell’epoca di Edward Tudor, il re Infante e successore del Grande Enrico VIII. 
La teoria che la Senton ci Propone attraverso Jiddu Akananda (il medico ovviamente), trovo che sia davvero molto interessante e richiama anche un po la teoria che ho ritrovato nel libro Grande Amore di Ann Brashores; ognuno di noi ha avuto vite precedenti di cui non ha memoria ma di cui mantiene alcune tracce sopratutto dovute a traumi ma non solo, spesso se abbiamo un particolare feeling con una qualcuno oppure abbiamo la sensazione di aver già visto una determinata persona o un determinato luogo, probabilmente è proprio cosi’.

Molto particolareggiata, la parte seconda del romanzo ci trasporta proprio nella vita precedente di Celia, ossia dall’inghilterra del 1950 a 400 anni prima dove lei e Richard avevano già vissuto e dove si è consumata l’efferata tragedia che ancora tormenta i due nel presente e noi lettori, proprio come loro, aiutati dal medico Indiano, attraversiamo e ripercorriamo la storia di questa ragazza in maniera totale, coinvolgente e assolutamente appassionante. Non riuscivo a staccarmi dalle pagine e, seppure sia un libro piuttosto consistente, sono riuscita a terminarlo in un baleno pentendomi quasi subito della mia fretta. Avrei davvero voluto che non terminasse anche se questo avrebbe significato non scoprire come andava a fine.

Voi lo avete letto e amato quanto me? Un suggerimento, rispondete di si per farmi contenta e poi correte a rimediare perchè questo libro merita tutta la vostra attenzione.

Detto questo io vi saluto e ci vediamo presto con un nuovo post



Anne





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