domenica 11 ottobre 2020

La guerra dei papaveri - R.F.Kuang


Casa editrice: Mondadori
Data di pubblicazione: 13 Ottobre 2020
Pagine: 480
Prezzo: 22,00€ hardback
9,99€ ebook

Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell'Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell'antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo.


La guerra dei papaveri non è un libro semplice, è un romanzo tosto che racconta le atrocità della guerra in modo atroce e realistico seppur sia ambientata in un mondo fantasy. L'autrice si ispira infatti ad eventi realmente accaduti e di cui sente il bisogno di raccontare, la parte più cruenta si rifà infatti alla carneficina di Nanchino, un evento storico macabro avvenuto nei primi anni del 900 tra Giappone e Cina, dove il Giappone ebbe ruolo di carnefice e massacrò, violentò e ammazzò gli abitanti di questa provincia cinese. Forse è proprio per questa crudezza e crudeltà che il romanzo è stato paragonato più volte a Nevernight ma mentre in quella trilogia si è più "spietati" nel linguaggio utilizzato qui sono proprio le descrizioni delle scene a lasciare spesso senza parole.

Dal punto di vista della storia il romanzo potrebbe essere diviso in due parti: la prima in cui seguiamo Rin nella sua rivincita quando viene ammessa all'Accademia ed intraprende gli studi ed una seconda in cui la guerra ha effettivamente inizio. Sebbene come vi dicevo prima ci siano molto scene cruente, è stata proprio questa seconda parte a piacermi di più perchè più veloce come narrazione ed anche più ricca di eventi. 
Purtroppo ho trovato infatti la prima parte più noiosa, in alcuni capitoli facevo proprio fatica a proseguire con la lettura complice il fatto che succeda poco oltre allo scorrere del tempo e appunto degli studi di Rin personaggio con cui, tra l'altro, non sono riuscita ad entrare in contatto e con cui ho empatizzato ben poco.
L'empatia con i personaggi è stato uno dei più grandi problemi che ho riscontrato con questa lettura, non perchè non siano abbastanza caratterizzati, ma perchè mi sono tutti sembrati radunati un pò a casaccio e rappresentati con poca profondità; tutti tranne Altan di cui, al contrario, scopriremo molto specialmente nella seconda parte.

Il finale lascia abbastanza con il fiato sospeso e credo sia stato creato un ottimo climax per poi proseguire con il secondo volume in un punto molto importante.

Insomma "La guerra dei papaveri" è un romanzo forte, spietato, crudele che parla di sopravvivenza, di tossicodipendenza, di dolore e di morte, per questo vi consiglio di avvicinarvici con la giusta consapevolezza.
Non è una lettura leggera che vi accompagnerà per mano fino alla fine ma al contrario vi butterà in un mondo orribile da cui non c'è via di scampo; allo stesso tempo non aspettatevi un capolavoro della letteratura, penso che abbia alcuni difetti e soprattutto che sia una grande introduzione a qualcosa che succederà solo in seguito.


Per sapere cosa ne pensano le mie "colleghe" blogger rimanete sintonizzati e seguite le altre tappe nei rispettivi blog.

Un grande grazie a Beatrice per l'organizzazione ed uno alla Mondadori per il file in omaggio.









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