Buongiorno amici lettori!
Oggi dopo tantissimo tempo di inattività ci sarà finalmente una nuova puntata della rubrica romanzo o film fatta sempre con La lettrice sulle nuvole e Lovingbooks.
L'ultima volta vi avevo recensito il paragone riguardante memorie di una geisha, per questa volta invece tramite il sondaggio avevate scelto Eragon di Christopher Paolini.
"Sapere chi sei senza illusioni o compassione è un momento di rivelazione che nessuno sperimenta restando indenne. Alcuni impazziscono davanti alla pura verità. Quasi tutti cercano di dimenticarla. Ma per quanto il nome dia potere agli altri, anche tu acquisti potere su di te, se la verità non ti spezza."
COPERTINA FLESSIBILE: 651 pagine
EDITORE: Rizzoli (2002)
PREZZO: 15,00
Eragon è il primo volume della saga chiamata il Ciclo dell'eredità.
Eragon è un ragazzo di circa quindici anni che vive con lo zio Garrow e il cugino Roran nel piccolo villaggio di Carvahall, sperduto tra i monti del continente di Alagaësia. È coraggioso e abile nel cacciare; proprio durante una battuta di caccia notturna sulle montagne della Grande Dorsale avviene un evento imprevisto che cambia la sua vita: un oggetto misterioso, una grossa pietra blu cobalto. In seguito alla morte dello zio ad opera dei Ra'zac, temibili quanto inquietanti sicari di Galbatorix, il ragazzo è costretto a lasciare il proprio villaggio. Da quel momento in poi la sua vita diverrà una costante sfida per la sopravvivenza, un susseguirsi di scontri contro Durza e i Ra'zac e un succedersi di incontri che lo porteranno infine a comprendere e ad accettare la propria missione. Ad aiutarlo in questo suo difficile cammino ci sarà Brom, saggio cantastorie di Carvahall, un vecchietto molto riluttante a parlare del suo passato. Brom si occuperà dell'educazione di Eragon, insegnandogli l'antica lingua e alcuni incantesimi. Molti saranno anche i pericoli che dovrà affrontare.
Lessi questo libro nell'anno della sua uscita ben 12 anni fa ma lo ricordo ancora oggi come se fosse ieri e a volte mi viene anche voglia di rileggere l'intera saga. Avevo amato questo libro ed i suoi personaggi così come gli altri 3 volumi che custodisco ancora gelosamente in libreria. Mi piacquero molto le ambientazioni che Paolini aveva dato alla sua storia, la magia che impermeava ogni cosa, i draghi e tutte le altre creature che accompagnano il nostro protagonista nel suo viaggio. Tutto'ora lo consiglierei a qualche bambino di prima o seconda media appassionato di storie di magia; ad un adulto invece non ne sono sicura, ricordo che la scrittura del romanzo era molto semplice, l'autore aveva infatti solo 16 anni quando scrisse Eragon ed era il suo romanzo d'esordio, non avendolo riletto recentemente non so come il tutto apparirebbe agli occhi di un lettore più maturo ma ne rimarrò sempre affezionata.
Se un giorno rileggerò il libro o l'intera saga vi farò comunque sapere.
DATA USCITA: 22 Dicembre 2006
GENERE: Epico, fantastico, avventura
ANNO: 2006
REGIA: Stefen Fangmeier
ATTORI: Edward Speleers, Jeremy Irons, Sienna Guillory, Rachel Weisz, Robert Carlyle, John Malkovich, Garrett Hedlund, Djimon Hounsou, Alun Armstrong, Christopher Egan, Joss Stone, Steve Spiers, Gary Lewis, Caroline Chikezie, Tamsin Egerton
SCENEGGIATURA: Peter Buchman
FOTOGRAFIA: Hugh Johnson
MUSICHE: Patrick Doyle
PRODUZIONE: 20th Century Fox
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA, UK, Ungheria
DURATA: 110 Min
Ci sono molte differenze tra romanzo e film a partire da cose a mio parere poco rilevanti come ad esempio l'eta di Eragon o l'aspetto fisico dello stesso Eragon e di Arya a finire da cambi radicali come il tempo di crescita di Saphira che penso però siano dovuti alla scelta di non fare un film di tre ore.
Anche il film lo ricordo abbastanza bene, come ricordo che mi era anche abbastanza piaciuto anche se non lo avrei mai riguardato una seconda volta non perchè fosse noioso ma perchè ritengo abbiano fatto delle scelte tali per cui il libro è molto meglio.
Specialmente perchè, avendo più "tempo" di narrazione, sono spiegati molti più fatti e raccontati anche in modo diverso.
Una cosa che ho veramente odiato della pellicola è il doppiaggio della dragonessa.
Un drago è una creatura antica, importante e soprattutto imponente e la voce che le hanno attribuito è invece quella che ci si aspetta da un barboncino; capisco che è di sesso femminile ma ritengo si potesse fare di meglio.
A questo punto, anche se penso lo abbiate già capito, mi rimane solo da dire che il libro batte il film 10 a non proprio zero ma circa un 5.
Voi cosa ne pensate?
Di seguito vi lascio il sondaggio per scegliere il nuovo titolo del prossimo appuntamento.
Ed ecco anche i post delle mie colleghe di rubrica: