La quasi luna
Alice Sebold
Dopo aver ucciso la madre - per pietà, per odio o per un aberrante tentativo di cercarne l’amore - Helen precipita in un abisso di pentimento, disperato bisogno d’aiuto, necessità di capire il suo gesto ripercorrendo le sequenze, i segreti di una vita. La quasi luna costituisce un dramma esistenziale che mozza il fiato, una grandiosa ricostruzione della sinfonia di affetti e tragedie che è la vita familiare.
Ecco il titolo che ho scelto per il mese di marzo nella sfida di lettura organizzata dal blog le parole segrete: un libro non ancora letto di un autore che ami; come non scegliere quindi Alice Sebold.
Avevo già letto amabili resti della stessa autrice, romanzo che ho amato ad ogni pagina e dopo il quale avevo deciso di recuperare anche gli altri libri della Sebold; La quasi luna è stato ovviamente uno di quelli.
Devo ammettere che le mie aspettative viste il personale successone del primo erano moooolto alte, forse troppo ed infatti non sono state soddisfatte anzi, direi che questo sia stato un autentico flop.
Mi piaceva molto la trama che avevo letto su internet prima di acquistarlo ed avendo intuito lo stile dell'autrice ero sicura fosse fantastico come romanzo invece l'ho purtroppo trovato noioso e inconcludente; non perchè non abbia un finale ma perchè non mi ha lasciato nulla alla fine della lettura se non un senso di amarezza.
Sicuramente durante la lettura ci si accorge dell'angoscia della protagonista e anche forse di un velo di pazzia intesa come lieve infermità mentale (non fa molto un chilo secondo me, come si dice dalle mie parti) ma il romanzo fa continuamente salti tra il presente ed i ricordi, tra una cosa e l'altra completamente opposta e tutto ciò mi ha distrutto un pò l'atmosfera rendendomi meno partecipe e facendomi affezionare meno alla protagonista due cose che invece in amabili resti sono state il cardine di tutto il romanzo.
Insomma che dire, la trama c'è tutto ma lo svolgimento non mi è piaciuto ecco il perchè delle mie due tazzine e mezzo.
Devo ammettere che le mie aspettative viste il personale successone del primo erano moooolto alte, forse troppo ed infatti non sono state soddisfatte anzi, direi che questo sia stato un autentico flop.
Mi piaceva molto la trama che avevo letto su internet prima di acquistarlo ed avendo intuito lo stile dell'autrice ero sicura fosse fantastico come romanzo invece l'ho purtroppo trovato noioso e inconcludente; non perchè non abbia un finale ma perchè non mi ha lasciato nulla alla fine della lettura se non un senso di amarezza.
Sicuramente durante la lettura ci si accorge dell'angoscia della protagonista e anche forse di un velo di pazzia intesa come lieve infermità mentale (non fa molto un chilo secondo me, come si dice dalle mie parti) ma il romanzo fa continuamente salti tra il presente ed i ricordi, tra una cosa e l'altra completamente opposta e tutto ciò mi ha distrutto un pò l'atmosfera rendendomi meno partecipe e facendomi affezionare meno alla protagonista due cose che invece in amabili resti sono state il cardine di tutto il romanzo.
Insomma che dire, la trama c'è tutto ma lo svolgimento non mi è piaciuto ecco il perchè delle mie due tazzine e mezzo.
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